![]() |
oncologa Vanna Chiarion Sileni |
Sottotitolo: A Prospective Cohort Study (Studio di coorte prospettiva)
Autori: Elizabeth Worster,Xinxue Liu, PhD,Susan Richardson, RGN, Richard H. Hardwick, MD, Sarah Dwerryhouse, MSc, Carlos Caldas, MD,and Rebecca C. Fitzgerald, MD. L'articolo è stato pubblicato su Annals of Surgery _ Volume 260, Number 1, July 2014.
Annals of Surgery (Annali di Chirurgia) è una rivista mensile che pubblica articoli originali nel campo della chirurgia. E' il più antico giornale in lingua inglese esclusivamente dedicato alle scienze chirurgiche.
Mi scrive la dott.ssa Vanna Chiarion Sileni (Melanoma and Esophageal Oncology Unit, Istituto Oncologico Veneto -IRCSS, Via Gattamelata, 64,35128 Padova;Tel +39 0498215931; Fax +39 0498215932): Può scrivere a questi inglesi (gli autori dell'articolo), che hanno fatto una valutazione sulla Qualità di vita, se hanno considerato la fertilità ed eventuali gravidanze.Scriveva 10 anni fa in La valutazione dell’outcome in chirurgia oncologica: dagli end-points tradizionali alla misurazione della qualità della vita il dott. Francesco Di Fabio della Cattedra di Chirurgia Generale, Università degli Studi di Brescia, U.O. I Chirurgia Generale, Spedali Civili di Brescia: La valutazione del risultato dopo chirurgia oncologica è generalmente ricondotta all’analisi delle comuni variabili cliniche come mortalità post-operatoria, morbilità precoce o tardiva, sopravvivenza libera da malattia o globale. Tale approccio specificatamente “biologico” è stato recentemente messo in discussione dalla crescente importanza accreditata alla qualità della vita (QV) del paziente. Di fatto, la diagnosi di cancro e il suo trattamento influenzano profondamente la sfera fisica, psicologica e sociale del malato. Nondimeno, nei mesi o anni dopo l’intervento il paziente può rimanere in qualche modo “segnato” da tale evento. (…)
Sebbene la QV rappresenti un concetto astratto, di natura diversa dalle variabili biologiche, essa può essere misurata attraverso degli strumenti idonei. Nell’ultimo decennio alcuni gruppi di ricerca internazionali hanno concentrato i propri studi sullo sviluppo di questionari standardizzati, elaborando indipendentemente strumenti di misurazione della QV.
Il termine “Qualità di vita” esprime un concetto multidimensionale che comprende le percezioni legate alle condizioni fisiche, allo stato psicologico e sociale dei malati. Gli studi clinici su pazienti oncologici hanno confermato l’importanza della valutazione di questi fattori e di tutti i sintomi legati alla malattia. L’EORTC (the European Organization for Research and Treatment of Cancer -http://www.eortc) ha creato un gruppo di studio dedicato alla Qualità di vita. Grazie ad un programma di ricerca mirato è stato messo a punto un questionario multidimensionale per valutare gli aspetti fisici, emozionali e sociali legati alla Qualità di vita ( EORTC QLQ-C30). Successivamente è emersa la necessità di definire uno strumento ancora più specifico per gruppi omogenei di pazienti. Sono stati quindi implementati questionari aggiuntivi per diverse patologie oncologiche, come l'EORTC QLQSTO22, appositamente destinato ai pazienti affetti da neoplasia gastrica. Anch'io compilo il questionarioEORTC QLQSTO22, ogni tre mesi, nella sperimentazione con ipilimumab.
Ma veniamo all'articolo: riporto una sintesi (per leggerlo interamente, clicca qui).
Metodi: Gli individui a rischio di avere un cancro gastrico ereditariodiffuso [hereditary diffuse gastric cancer (HDGC)] sono stati reclutatiperuno studio prospettico, studio multicentrico in UK. Sono stati somministrati i seguenti questionari: quello dell'Organizzazione Europea per laRicerca e la CurasulCancro centrato sulla Qualità dellaVita [European Organization for Research and Treatment for Cancer core Quality of Life Questionnaire (EORTC QLQC30)]; ilmodulo specificoper il cancro gastrico(EORTC QLQSTO22); i36-item del sondaggio sullasalute,formatoversione breve 2.0 (SF-36v2), che sono stati somministratiprima edopo l'intervento chirurgico ad intervalli regolari.
Risultati: Le persone che soddisfacevano i criteridell'HDGC erano sessanta; 38(63%) avevano una mutazione CDH1e32(53%) sono state sottoposte aPTG. Inizialmente, non vi era alcunadifferenza significativanella salutementalelegata alla mutazioneCDH1e alla preferenzadi trattamento. La funzionalità fisicasi è ridottanel primo mesedopo l'intervento chirurgico, ma è stata recuperata nei 12 mesi successivi. Analogamente la funzionalità mentale si è ridotta nel primo mesedopo l'intervento chirurgico, ma è stata recuperatanel periodo 3-9mesi.Tuttavia, sono stati individuati sintomispecifici, quali diarrea(70%), affaticamento(63%), disagio nel mangiare(81%), reflusso(63%), restrizioninell'alimentazione (45%) el'immagine corporea(44%), chepersistevanodopo laPTG.
Conclusioni:I pazientiche stanno considerando la gastrectomiaprofilatticapossono essererassicuratisugli esitiHRQLa lungo termine, maalcunisintomi residuirichiedono un aggiustamento.
Parole chiave: e-caderina, qualitàdella vita connessa alla salute, cancro gastrico ereditariodiffuso